di Dino Molinari
Curioso, sperimentatore, ricercatore, motivato dal padre, bibliografo, numismatico, filatelico, grande collezionista d’ arte moderna Carletto non poteva non essere anch’ egli collezionista. Fin da bambino ha collezionato di tutto, in particolare prodotti editoriali: figurine, serie complete di riviste per i bambini, a partire da “Il corrierino dei piccoli” e fumetti in genere, ai romanzi di Salgari, ai francobolli, ma anche modellini di automobili, i giocattoli di latta, le “500£” d’ argento negli anni sessanta, i “miniassegni” negli anni settanta. Di notevole interesse la collezione dei manifesti del cinema (centinaia) che gli verranno in seguito cercati da critici cinematografici importanti ma che egli, con le radici familiari di incallito commerciante, già ha venduto, pentendosene amaramente. “Le cartoline d’ epoca”, specialmente quelle degli inizi del secolo scorso, meglio se affrancate, sono state la sua vera passione, però! A partire dal 1973 a tutti gli anni ottanta, Pace utilizza le vecchie cartoline per farne delle vere e proprie miniature. Abrase sulla superficie illustrata, rielaborate con tratto nero, veloce, sicuro e essenziale alcune, altre dipinte con oli, smalti, colle e quant’ altro. Tutte quante sono marchiate da quelle “sinuose e sottili zampe di ragno”che paiono aggrapparsi alla carta violentandone la superficie, vuoi in intricate “tele-ragne”, vuoi in impronte di “spine dorsale” inquietanti e dolenti. Segnaliamo in fine, ma non ultime per importanza le Carte assorbenti e le Pergamene, retaggi della storica cartoleria di via Migliara, rese con leggerezza quasi lirica, in una sorta di spartiti musicali.